27-05-2021
La legge di bilancio 2021 proroga a dicembre 2022 la misura del credito di imposta per recuperare parte degli investimenti che le imprese affrontano nell'acquistare beni strumentali che rientrano nella Legge 232/2016 definiti macchinari 4.0.
Realizzando macchine con sistemi di gestione e monitoraggio Industria 4.0, le soluzioni sviluppate nei laboratori Microglass Group e prodotte da Mit srl possono beneficiare delle misure statali previste, ovvero del beneficio del credito di imposta (fino al 50% a seconda del totale degli investimenti) e del Bonus Investimenti Mezzogiorno (in quota percentuale che dipende dalla dimensione delle imprese)
Credito di imposta beni strumentali in macchinari 4.0
La legge di bilancio 2021 ha prorogato al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta che consente alle imprese di recuperare fino al 50% degli investimenti in beni strumentali.
L’importo del bonus è calcolato sulla percentuale dell’investimento e cambia a seconda del tipo di spesa. Anche nel 2021 si terrà conto della suddivisione in: macchinari, ricerca e sviluppo, software, innovazione tecnologica, formazione e sostenibilità.
Gli investimenti in beni strumentali nuovi riguardano tutti i macchinari che sono elencati nell’Allegato A della Legge 232/2016 e che vengono comunemente definiti macchinari 4.0. Le aziende che acquistano questo tipo di macchine avranno un credito di imposta del 50% del costo totale per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; del 30% per investimenti fino a 10 milioni di euro; del 10% per investimenti sopra i 10 milioni di euro.
Bonus Investimenti Mezzogiorno
Inoltre, per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture collocate nelle regioni del Sud Italia, grazie alla proroga disposta dalla legge di Bilancio 2021 (commi 171-172), le imprese hanno ancora a disposizione il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, di cui all’art. 1 commi 98 e seguenti, della legge di Stabilità 2016 (l. n. 208/2015).
L’intensità massima dell’aiuto è pari:
- al 45% per le piccole imprese
- al 35% per le medie imprese
- al 25% per le grandi imprese per le Regioni Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata e Sardegna.